Comunicato Stampa - A Defence for Children Palestina il Rafto Prize 2023

Comunicato Stampa - A Defence for Children Palestina il Rafto Prize 2023 | Defence For Children Italia | Movimento Globale per i Diritti dell’Infanzia

Comunicato Stampa - A Defence for Children Palestina il Rafto Prize 2023
13 novembre 2023

Defence for Children Palestina è stata insignita del prestigioso Premio Rafto 2023 per il suo “persistente impegno nella difesa e promozione dei diritti dei bambini che vivono nei Territori Palestinesi Occupati”.

Il Premio è stato consegnato ieri sera presso il Teatro Nazionale di Bergen, in Norvegia. Si tratta di un riconoscimento importante e significativo, arrivato grazie al lavoro di Khaled Quzmar e il suo team di attivisti e volontari che da oltre 30 anni indagano e documentano le gravissime violazioni dei diritti umani dei bambini in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

È trascorso oltre un mese dall’inizio dei bombardamenti israeliani su Gaza, in quella che è diventata a tutti gli effetti una prigione a cielo aperto per due milioni di palestinesi, in larghissima parte bambini e minorenni. I numeri del report fornito quotidianamente da Defence for Children Palestina raccontano una “situazione disperata” a Gaza e dintorni, con il bilancio dell’aggressione israeliana che è salito a quasi 11.000 vittime, tra cui 4.500 bambini, circa 3.000 donne e oltre 27.000 feriti dal 7 ottobre a oggi.

“Chiediamo ad agenzie e organizzazioni internazionali, compresa l’ONU, e a tutti i Paesi, di indagare sulla situazione e richiedere un immediato cessate il fuoco affinché cessino le sistematiche violazioni dei diritti dei bambini nei Territori palestinesi occupati” ha commentato Khaled Quzmar, ricevendo il premio.

“Chiediamo, inoltre, sia alle autorità israeliane sia a quelle palestinesi di rispettare e attuare i diritti dei bambini sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia e da altri accordi internazionali. È necessaria un’azione internazionale per accertare le responsabilità di tutti coloro che hanno dato vita ai bombardamenti nei confronti dei civili, in particolare i bambini, e perseguire penalmente coloro che hanno impartito gli ordini a livello politico e militare”.

Quzmar si è rivolto poi a tutti i membri della comunità internazionale, invitandoli “ad assumersi la responsabilità di attuare le specifiche risoluzioni fino ad ora disattese. Le uniche che possono determinare una soluzione politica alla questione palestinese in conformità con la legittimità internazionale”.

Defence for Children Italia lavora a stretto contatto con i colleghi palestinesi, a cui sente il bisogno di esprimere anche pubblicamente la vicinanza per il prezioso lavoro umanitario che stanno svolgendo sul campo e, al tempo stesso, denunciare il silenzio assordante che si vive nel nostro Paese, di fronte a quelle che le stesse Nazioni Unite hanno definito delle “gravi violazioni” ai danni dei bambini palestinesi.

“Stiamo assistendo da un mese a questa parte a quelle che sono considerate gravissime violazioni dal Segretario Generale delle Nazioni Unite sull’infanzia e i Conflitti Armati (CAAC)” dichiara Pippo Costella, direttore di Defence for Children Italia. “L’uccisione, il ferimento, le menomazioni di bambini, l’attacco a presidi sanitari e scolastici, il rifiuto di far accedere aiuti umanitari sono tre tipologie di violazione che da anni la comunità internazionale considera un vero e proprio crimine contro l’infanzia. Dobbiamo fare di tutto per far cessare questo massacro".

Scarica qui sotto il Comunicato Stampa Completo

 

 

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